\paperw8895 \margr0\margl0 \plain \fs20 \sl240 \f1 \fs24 Nella guerra di successione austriaca (1740-48) Maria Teresa aveva assicurato la corona imperiale al marito Francesco (I)
di Lorena, ma aveva dovuto cedere la Slesia a Federico II di Prussia e i ducati di Parma e Piacenza ai Borboni di Spagna. Successivamente, nonostante la parentesi bellica della guerra dei Sette anni, Maria Teresa diede allo stato una nuova struttura con
una serie di importanti riforme: obbligo generale delle imposte, limitazione della servit∙ dei contadini, \i Codex Theresianus\i0 del 1758, riordinamento delle universitα, creazione di un Consiglio di stato, ecc. Tale linea riformatrice venne proseguit
a dal suo successore, Giuseppe II, uno dei rappresentanti pi∙ tipici del dispotismo illuminato: libertα di stampa, tolleranza religiosa, abolizione della servit∙ della gleba, subordinazione del clero.\par
LÆAustria consegu∞ nuovi ingrandimenti territori
ali: nella prima spartizione della Polonia (1772) ottenne la Galizia e la Lodomiria, nel 1775 dalla Turchia la Bucovina. LÆattivitα riformatrice di Giuseppe II provoc≥ tuttavia grave malcontento (Paesi Bassi, Lombardia, Boemia, Ungheria) e il fratello Le
opoldo II (1790-92) dovette affrettarsi a revocare tali misure senza per≥ riuscire a mantenere i Paesi Bassi, dichiaratisi indipendenti il 13 dicembre 1789.\par
Divampava intanto la Rivoluzione francese e, sebbene nel 1795 lÆAustria con la terza spartiz
ione della Polonia realizzasse un nuovo ingrandimento verso est, dal 1792 (convegno di Pillnitz) al 1815 tutte le forze del paese furono indirizzate contro la marea rivoluzionaria prima, napoleonica dopo: persi i Paesi Bassi e la Lombardia col trattato d
i Campoformido del 1797 (ottenne per≥ in cambio gran parte del territorio della Repubblica veneta), e lÆintera riva sinistra del Reno con la pace di LunΘville (1801), mutilata dopo Austerlitz (1805) del Veneto, dellÆIstria e della Dalmazia, lÆAustria, ch
e nel 1804 si era trasformata in Impero dÆAustria, distinto dal vecchio rudere ormai in frantumi del Sacro Romano Impero, con la sconfitta di Wagram e la pace di Vienna (1809) fu alla mercΘ di Napoleone: Maria Luisa, figlia di Francesco (I come imperator
e dÆAustria), gli fu data in sposa (1810) e le truppe austriache dovettero partecipare alla spedizione di Russia. Riacquistata la propria autonomia col disastro della spedizione, dopo aver nuovamente dichiarato guerra a Napoleone il 12 agosto 1813, lÆAus
tria, sotto la guida di Metternich, raggiunse lÆapogeo della propria potenza nel congresso di Vienna (1814-15): veniva ricostituita la compagine dellÆImpero austriaco (Milano e il Veneto quale Regno lombardo-veneto, la Toscana quale secondogenitura, Parm
a e Piacenza quale terzogenitura, la Galizia, le province illiriche, il Tirolo e Salisburgo), assicurata la sua supremazia in Italia e, mercΘ la presidenza del Bundestag di Francoforte, in Germania.\par
Attraverso la Santa Alleanza e il predominio che i
n essa ebbe Metternich, lÆAustria fu dopo il 1815 lÆassertrice dÆuna rigida politica di repressione dello spirito rivoluzionario (congressi di Carlsbad, di Troppau, di Lubiana, di Verona; interventi armati contro i moti liberali di Napoli e del Piemonte)
. Scosso dopo il 1822 questo sistema dal delinearsi della ôquestione dÆOrienteö, che poneva di fronte lÆAustria e la Russia, battuto in breccia dal sorgere in Francia della monarchia di Luigi Filippo (1830), la politica del Metternich non riusc∞ a compor
re glÆinterni dissidi nazionali della monarchia, che si manifestano in piena luce nel 1848: da Vienna (13 marzo) i moti liberali e nazionali dilagano nelle varie regioni assumendo in Italia anche lÆaspetto di una guerra di stati (intervento del regno di
Sardegna e prima guerra dÆindipendenza); il sacrificio del Metternich e la costituzione del 25 aprile non calmano gli spiriti: i Cechi rifiutano di partecipare al parlamento di Vienna, lÆUngheria si schiera con Kossuth, i Croati in odio agli Ungheresi vo
gliono un regno autonomo.\par
La vittoria di Radetzky a Custoza (25 luglio) ridα vigore al potere centrale: il WindischgrΣtz, che aveva soffocato a Praga il moto autonomista cΦco, ristabilisce lÆordine a Vienna; il 21 novembre lÆenergico principe Schwar
zenberg assume il governo e il 2 dicembre lÆinetto Ferdinando I (1815-48) abdica in favore del nipote Francesco Giuseppe (1848-1916), al quale la convenzione di Olmⁿtz (29 novembre 1850) col re Federico Guglielmo IV di Prussia ridα lÆegemonia in Germania
, la vittoria di Novara (28 marzo 1849) su Carlo Alberto quella in Italia, e lÆintervento armato dello zar Nicola I assicura il ristabilimento della propria autoritα in Ungheria.\par
Dal 1849 al 1859 û attraverso lo Schwarzenberg, e poi (1852) A. Bach û
Francesco Giuseppe assume un atteggiamento nettamente reazionario; ma, di fronte alle ripercussioni della sconfitta riportata in Italia nel 1859 (perdita della Lombardia, scomparsa del granducato di Toscana e dei ducati di Modena e Parma), tenta col dip
loma del 20 ottobre 1860 di riordinare lÆImpero su basi costituzionali. Il tentativo fall∞ per lÆopposizione dei Magiari, che esigevano la restaurazione della costituzione del 1848 e dei loro ôdiritti storiciö (ossia, lo stato ungherese di prima del 1526
